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Come ottimizzare il lavoro da casa.

Le strategie che ho adottato, le difficoltà che ho incontrato e le soluzioni che hanno agevolato il lavoro da casa.

La quarantena forzata a causa della pandemia ha costretto molte donne a lavorare da casa. Il lavoro da remoto per molte è una nuova realtà a cui devono abituarsi, per altre invece no.

Potremmo avere in comune la difficoltà di concentrazione, perché non abituate a gestire il lavoro nella nuova location lavorativa, ovvero la nostra amata casa.

Ho vissuto tutto ciò quando decisi di diventare freelance dopo 10 anni di lavoro dipendente, neo mamma e con l’aggravante di una patologia attiva…
Ma arrivo subito al dunque!

I 5 pilastri

// Ok sì, non vedevo l’ora di scrivere il “decalogo dei pilastri” perché fa figo, ma era rimasta una cinquina! 😉
// E poi ne ho dovuti anche incorporare due perché il numero 6 non mi garba e l’idea della cupola esagonale non mi piace proprio…
// Mi sono preparata bene sull’argomento, dunque preparati ad una lunga lettura o salva il link da qualche parte, potrebbe servirti in seguito!

I 5 pilastri fondamentali per ottimizzare il lavoro da casa sono:

  1. la gestione del tempo e degli spazi;
  2. la produttività;
  3. la concentrazione;
  4. la gestione della solitudine;
  5. saper affrontare stati di stress e di ansia.

Questi cinque pilastri sono collegati tra loro; immagina una piccola cupola pentagonale, sorretta dai nostri 5 pilastri.

Se ne manca uno forse può andar bene per un po’.
Se ne mancano due, la situazione comincia già a diventare più difficile.
Se ne mancano tre o se arriva un terremoto (imprevisto)… crolla tutto!

Quindi è importante mantenere ben saldi questi pilastri, altrimenti rischi di non riuscire a gestire la tua situazione lavorativa.

Come ottimizzare il lavoro da casa.
Usa questa immagine per arricchire il tuo feed di Pinterest 🙂

1. La gestione del tempo e degli spazi

La gestione del tempo dipenderà da te e che dovrai restare motivata per essere produttiva come quando eri in ufficio (!!!).
Tra il dire e il fare… c’è di mezzo l’oceano! Ma cerchiamo di mettere in atto delle condizioni che potrebbero favorire il tutto! 😉

Il primo tra tutti è cercare di definire uno spazio dedicato alla tua postazione di lavoro.

Una stanza, una scrivania ben organizzata, un piccolo spazio solo per te, aiuterà il tuo cervello a pensare che sei nel posto in cui lavori.

Dev’essere però un luogo dove potrai lavorare in maniera produttiva e senza distrazioni, dove ti senti serena e soprattutto al sicuro. All’inizio può andare bene arrangiarsi, ma se resterai a casa per molto tempo, ritaglia uno spazio di lavoro, se pur piccolo, che sia solo tuo.

Ci vorrà un po’ di tempo per trovare uno spazio adatto a te, ma vedrai che prima o poi lo scoprirai!

Sappi che nel primo anno il tuo cervello farà di tutto per distrarti //anche dopo eh!, ma abbi pazienza e sii buona con te stessa, arriverà il momento in cui il tuo cervello lo capirà!

Il cervello reagisce agli stimoli positivi, quindi nel momento in cui sei seduta alla tua postazione di lavoro, coccolati! Ascolta della musica rilassante o che ti trasmette sensazioni positive; accendi il tuo incenso preferito; mangia un quadratino di cioccolato extra fondente per darti la giusta carica.
Tutti questi piccoli gesti creeranno una relazione positiva con il tuo spazio di lavoro e ti aiuteranno ad essere più propositiva e meno distratta.

Anche l’arredamento può venirti in aiuto, come anche limitare il disordine attorno a te.

Ikea durante la pandemia ha creato molti contenuti su IGTV ma anche sul suo sito internet; consigliava come creare degli spazi dove poter lavorare con produttività, e come poter arredare a basso costo una postazione di lavoro di tutto rispetto.

Pinterest può essere una grossa fonte d’ispirazione! Questa ad esempio è una mia bacheca Pinterest sull’arredamento d’ufficio in casa, ma puoi fare una ricerca mirata in base alle tue esigenze… provare per credere! A me ha aiutato molto! 😉

Il disordine è una forte fonte di distrazione, e sai perché? Se stai lavorando circondata dal disordine, non riuscirai mai a concentrarti come dovresti su quello che stai facendo; il 60% del tuo cervello sarà occupato a rimuginare su come e quando riuscirai a sistemare il caos… dimmi che non è vero? 🙂

Clicca sull’immagine per visualizzare l’app su Google Play 🙂

2 e 3. Produttività e concentrazione

Non ci crederai mai, ma la produttività e la concentrazione, vanno a braccetto con la gestione del tempo e degli spazi! Sì! Sono tutti ottimi amici, e ti aiuteranno a essere meno distratta! 😀

A proposito di distrazioni: i bambini in casa sono una delle maggiori sfide per chi lavora da remoto. La gestione del tempo può venirci davvero incontro anche con la “gestione” dei nostri figli.

In questo le mamme blogger insegnano! Ci sono diverse mamme blogger che ci possono aiutare a capire come gestire al meglio i nostri figli durante la giornata lavorativa.

Certo, c’è chi va a scuola, ma non sempre è così; ne abbiamo subito il disagio durante l’emergenza, ma capita anche quando i bimbi sono ammalati e durante le cacanze estive e invernali ad esempio.

Io seguo su Instagram due mamme blogger dalle quali prendo ispirazione: La Bella Tartaruga e Veramente Veronica. Nessun contenuto stereotipato o patinato, come piace a me.
Se ce la fanno loro con 4 e 6 figli, ce la possiamo fare anche noi con un paio di pargoli no? 😉

Creare delle tabelle di gestione settimanale; sia per il nostro lavoro che per la gestione del resto della famiglia (figli, marito, conviventi) e della casa, ti potrebbe venire in aiuto.

Cercate di spiegare ai vostri famigliari che questo non solo aiuterà voi ad organizzarvi meglio con il lavoro, ma aiuterà dell’intera famiglia.

C’è bisogno di cooperazione e sinergia quando si lavora da casa, e ognuno deve rispettare il lavoro dell’altro; inizialmente potrà risultare difficile capirlo, ma pian pianino le cose andranno meglio.

Quindi la cosa più giusta è fare un piano per qualsiasi cosa tu debba fare durante la giornata.

Lavorare da casa implica non solo l’organizzazione del lavoro d’ufficio, ma anche programmare le attività non lavorative.

Quando crei il tuo planning settimanale, devi prendere in considerazione tutti gli impegni della tua vita e trovare una routine che ti consenta di occupartene.

Ad esempio, se hai figli, aggiungi alla lista le attività che riguardano anche loro… e ovviamente anche le attività di marito/compagna/o!

Cercate di lavorare in sinergia: dopotutto la famiglia è la prima impresa da far “girare” come si deve.

Prendete in considerazione di adottare un calendario condiviso se dovesse servire.
Con un calendario famigliare, tutti avranno la possibilità di conoscere gli impegni degli altri.

È giusto che tutti comprendano i tuoi programmi e li rispettino.
In questo modo stabilisci dei limiti facendo capire loro che lavorare da casa non significa che sei sempre libera!

Clicca sull’immagine per visualizzare l’app su Google Play 🙂

Se sei amante del cartaceo, su Amazon puoi trovare tanti calendari per la famiglia e comprare quello che ti aggrada di più.
Se invece sei un po’ nerd come me, alcune applicazioni possono aiutare la gestione famigliare. Ad esempio Family Calendar e TimeTree sono delle ottime applicazioni Android (TimeTree la trovate anche su Apple Store).

Ti consiglio di compilare il tuo planning nel fine settimana, io per esempio lo faccio il sabato mattina.
Questo ti aiuterà ad avere uno sprint in più durante la settimana, però poi basta con il lavoro: la domenica STACCA completamente e divertiti!

Al fine settimana stacca completamente dal tuo lavoro e non lasciarti assorbire da lui.

Ricorda che non vivi per lavorare, ma lavori per vivere!

4. La gestione della solitudine

Lavorare da casa può essere noioso e monotono per molte, per altre può trasformarsi invece nella loro personalissima fortezza della solitudine.

Essere sole a casa può diventare deleterio, quindi bisogna imparare a gestire questa problematica programmando uscite con gli amici di tanto in tanto.

Ma non solo: bisogna favorire le collaborazioni.

Comunicare con la vostra community o prevedere interazioni e collaborazioni con le tue colleghe, combatte il senso di solitudine e ti aiuta a crescere. Avere colleghe con cui interagire durante la giornata, può aiutarci a prendere decisioni o discutere di un progetto. Definite almeno 5 persone della vostra cerchia con cui parlare metodicamente, decidete quali sono le peculiarità delle donne che volete scegliere come amicolleghe.

Parlate con loro tramite chat, vocali o tramite videochiamate, va bene tutto, l’importante è sostenersi e non restare da sole.

Questo può aiutarti ad arricchire le tue conoscenze e anche a far fiorire bellissime amicizie.
Condividere le proprie esperienze lavorative con chi può capirti, può essere di grande aiuto nei momenti di difficoltà.

Io ad esempio ho tante amicolleghe fantastiche, con le quali scambiamo spesso opinioni, consigli e quant’altro.
Facciamo spesso brainstorming e condividiamo le gioie e i dolori della vita da freelance! 😉

5. Saper affrontare stati di stress e di ansia

Per ultimo, ma non meno importante è la gestione dello stress e dell’ansia.
L’organizzazione è di aiuto nella gestione della tua attività lavorativa, ma a volte può rivelarsi una trappola mortale se troppo rigida.

La rigidità mentale può costringerti a voler seguire la strada della perfezione; siccome la perfezione non esiste, potrebbero crearsi situazioni di stress emotivo e ansia, difficili da controllare quando sei sola.

Ci sono diverse professioniste che ti possono venire in aiuto in tal senso: ma anche la meditazione, il mindfulness e lo sport possono aiutarti.

Ritagliati nelle tue routine di relax mattutine. Momenti dove praticare sport all’aperto, yoga o meditazione, per aiutarvi ad essere più serene e più consapevoli della giornata che si andrà ad affrontare.

Quando però tutto ciò non basta, se hai bisogno di aiuto, professionisti come psicologi, counselor o coach possono fare la differenza.

Chiedere aiuto non è un segno di debolezza, ma è invece un atto d’amore verso te stessa.

Io soffro di attacchi di panico, e durante l’emergenza Covid è stato utile poter parlare con la mia terapeuta anche solo per telefono.

Create delle abitudini sane e che non stressano il vostro corpo e la vostra mente; ma se ciò non dovesse servire, fate la cosa giusta e chiamate un/a professionista che può aiutarvi a gestire le vostre problematiche di stress. Ne vale davvero la pena.

Spero che questi miei espedienti ti possano aiutare come hanno aiutato me.

Cerca il tuo metodo e replicalo; quello che è andato bene a me potrebbe non essere perfetto per te!

Se hai domande o consigli, scrivi pure nei commenti e condividi con noi i tuoi pensieri; potresti aiutare qualche tua collega di passaggio in difficoltà ed essertene eternamente grata!

Ed “eternamente” è davvero tanto, quindi direi che ne vale proprio la pena! 😉

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